Seguendo l’esempio di un gruppo di lavoratori stranieri, stufi di lavorare in nero per la costruzione della metropolitana comunale di Brescia, dal 5 novembre alcuni immigrati sono saliti sulla torre ex Carlo Erba in Via Imbonati a Milano perché sia riconosciuto il diritto a una vita dignitosa. La legge Bossi-Fini, con il falso pretesto della sicurezza, affronta la questione immigrazione in maniera solo demagogica, favorendo di fatto lavoro nero e corruzione, e gettando in uno stato di precarietà e ricattabilità i lavoratori stranieri. Precarietà e ricattabilità che, per le leggi del mercato, si estende poi, in altre forme, a tutti, anche agli italiani.
I migranti sulla torre di via Imbonati e il comitato che li sostiene avanzano sei semplici ma fondamentali rivendicazioni:
1) rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla "sanatoria truffa del 2009";
2) prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro;
3) rilascio del permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in nero o lo sfruttamento sul lavoro;
4) emanazione di una legge che garantisca il diritto di asilo;
5) riconoscimento del diritto di voto per chi vive in Italia da almeno 5 anni;
6) riconoscimento della cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia.
Per parlarne, per creare nuove reti di solidarietà e di lotta, ci incontriamo lunedì 22 novembre alle 21 in via Palmieri 8. Venite anche voi!
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